Le "Specie" del Gra: I Camionisti (e affini).
Dunque, inizio ad analizzare le varie specie del Gra partendo dalla razza nemica ed antagonista per eccellenza di quella dei motociclisti.
I Camionisti!
Il perchè di tanto astio reciproco è facilmente immaginabile, ma proviamo ad analizzare meglio la situazione.
Come al solito la prima cosa che si nota è la differenza delle dimensioni (sigh!) e purtroppo, così come in natura, anche per strada vige la legge del più forte.
Ogni esemplare di "camionista" necessita di un terreno di caccia decisamente vasto. Diciamocelo chiaramente: una sola, piccola e misera corsia per di più delimitata da quelle odiose strisce bianche di mezzeria non gli basta! Ci sta stretto!
Ed ecco quindi che si lancia in sorpassi interminabili sbandando e scodando al solo scopo di dimostrare che non è solo grande e grosso, ma anche veloce ed agile. Forse non si rende conto della sua enorme goffagine...
Sarebbe come immaginarsi Pavarotti che pattina leggiardo sul ghiaccio o come Galeazzi che fa danza classica pure con il tutù!
Ma spesso non gli basta neanche questo!!!
Infatti la competizione all'interno del branco per farsi belli agli occhi dei cugini più piccoli (gli automobilisti di cui parleremo nei prossimi giorni) è altissima e quindi non è raro assistere a scene di sorpassi multipli fra Camion e Autoarticolati, fra Autocisterne e Tir di ogni dimensione.
Alcuni esemplari, vuoi perchè dal carattere un po' più mite, vuoi perchè ancora cuccioli, ci provano a rispettare i segni. Ma sempre più spesso, cercando di imitare i grandi, si lanciano anche loro in "splendidi" e repentini cambi di corsia raramente intuibili dagli altri utenti del Gra in quanto mancanti dei classici segnali (frecce lampeggianti...).
La specie dei motociclisti invece, anche se suddivisa in tante razze, mai e poi mai raggiunge le dimensioni di quella dei camionisti neanche negli esemplari più maturi.
Però la natura anche in questo caso è magnanima. Laddove ha sottratto in grandezza ed ingombro, ha donato invece in agilità e velocità.
Infatti in genere gli esemplari dei motociclisti si trovano discretamente a loro agio negli spazi delle corsie, anche se ne prediligono decisamente due in particolare: quella di sorpasso e quella d'emergenza!
Ed è proprio qui che spesso è facile individuarli che scorrazzano felici e spensierati mettendo in mostra le loro (reali) doti.
Ma cosa c'è di peggio dell'invidia che ti rode dentro come un tarlo?
Niente!
E quindi quei gran rosiconi di camionisti (e affini...), non appena scorgono nei loro perfidi ed unti specchietti retrovisori un povero ed ignaro motociclista che sopraggiunge, iniziano la caccia cercando di calcolare con precisione millimetrica il momento in cui trasbordare la loro immensa massa in modo da occludere tutti gli spazi (peraltro minimi) necessari al centauro per passare incolume.
Io mi chiedo come cavolo riescano a calcolare così bene il momento giusto, tanto da non lasciarci neanche lo spazio necessario per frenare con tranquillità obbligandoci a dover "staccare" come Valentino (il mito) e soci.
Alla fine è facile capire che non ci potrà mai essere pace e concordia fra queste due specie opposte e quindi continueremo a vedere poveri motociclisti sorpassare gli odiati nemici suggerendogli, con gesti convulsi, una simpatica destinazione da raggiungere (ma vattene aff.....!!!!). E per fortuna che il casco attuisce i suoni che escono dalle nostre bocche....!!!
Ciao a tutti!
1 Comments:
At 12:49 AM, Anonimo said…
Anche io, oramai da 4 anni, con qualsiasi condizione climatica, vado al lavoro in moto, anzi, pardon, in scooter, non sia mai che i veri motociclisti poi si inca****, e giustamente, una vespa 125, poi ci ho preso gusto, ed oltra ad usarla per andarci al lavoro, ho cominciato ben presto ad usarla per scampagnate, fare la spesa, persino le vacanze, oramai è una droga, quando devo portarla a fare il tagliando anche solo per un giorno e devo lasciarla dal meccanico e prender i mezzi, mi viene male. Per fortuna non devo fare tangenziali, (anche quelle milanesi non sono male quanto a delirio collettivo la mattina) ma anche per le strade "normali" si incontrano cerebrolesi frustrati, che passano ore ed ore in coda per fare 100 metri e secondo me provano un invidia insana per noi che ci impieghiamo 15 minuti , parcheggio compreso, a percorrere quello che gli automobilisti è invece un calvario che dura ore ed ore...sicchè, cambi repentini di corsia all'ultimo con rischio incidenti enorme....comunque quando devo infilarmi nelle code e ci sono i camion vado molto tranquillo, dalla moto poi, mi incutono un lieve timore, per non parlare dei mezzi pubblici, loro non ci vedono per nulla.
un salutone
alececco
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